mercoledì 21 marzo 2012

La Rock Guitar Academy ha un "dottor bis"

Quante volte mi è stato chiesto: ma si può fare l'Università e contemporaneamente studiare alla Rock Guitar Academy?

Solitamente rispondo: certo che si può! Bisogna impegnarsi ma si può, abbiamo molti iscritti che si sono laureati frequentando l'RGA, anche in facoltà molto impegnative come ingegneria o architettura (abbiamo ing. civili, elettronici, addirittura un ing. aerospaziale) oltre a laureati in lingue, filosofia, economia, informatica e chissà quante altre che non ricordo.

Ora però abbiamo anche "dottor BIS", cioè con ben due lauree. La prima in Scienze Naturali e la seconda qualche settimana fa in Scienze e Tecnologie Alimentari.

Il nostro dottor BIS, studia con Roberto Fazari al CCR® Extreme (è già 2 anni che frequenta). Ricordo quando venne all'audizione, entrò dalla porta ed aveva un dito fasciato. Gli chiesi cosa hai fatto? Come farai a fare l'audizione?
Mi rispose che si era tagliato con un coltello la sera prima e che comunque aveva ancora altre dita e che ci teneva tanto a fare l'audizione che non avrebbe mai mancato quell'appuntamento.

Sono passati due anni e tutte le settimane viene a lezione sempre con il sorriso, quando non piove lo vedi arrivare sulla sua moto con la chitarra sulle spalle


Chi è il nostro "dottor BIS"? è "Metallus"


qui lo vedete mentre suona con i Mysticall Fullmoon (lui è il secondo da sinistra) e pensate che viene a lezione proprio con questa chitarra.


Bravo Metallus!

martedì 13 marzo 2012

Il primo autografo di un artista

Qualche tempo fa suona il campanello della Rock Guitar Academy, si apre la porta ed ecco Paul.

Paul (Audia) si è diplomato al corso MCR® a giugno 2011 (il giorno del mio compleanno, ndr) e mi dice:

"Ciao Cri ho appena ritirato il cd della mia band e sono venuto a portarvi le prime copie."

Questo mi ha fatto un piacere immenso, perché il primo pensiero dopo aver ritirato i cd è stato di portarli nella scuola e alle persone con cui ha passato gli ultimi 3 anni della sua vita. Che onore (come avrebbe detto Donato, se in quel momento fosse stato a scuola).

Paul mi da il cd e mi dice questo è tuo! Lo apro e visto che sono curiosissima dico lo ascoltiamo subito! Prima sorpresa tutto in italiano, seconda sorpresa oltre a Paul conosco anche il cantante. Molto orecchiabile, insomma la musica che piace a me e che come dico è quella da mettere in cucina. Sì in cucina è il locale in cui sto più spesso quando sono a casa, quindi la musica che è in cucina è la musica che mi fa compagnia durante la giornata!

A questo punto dico:
- bravo Paul, ma ora "voglio l'autografo"
e lui - "ma non ne ho mai fatti!"
io - beh da qualche parte bisogna pur cominciare...

prendo il pennarellino degli autografi e glielo do

Inizia a scrivere: "Alla Cri con tanto affetto e amicizia Paul" aveva appena scritto il suo primo autografo (spero il primo di migliaia) ed era proprio per me!

Grazie Paul

ps il cd si intitola Percorsi Inversi e la band si chiama Audyaroad

sabato 10 marzo 2012

Vedere la Musica

Sì proprio vedere e non sentire.

L'altro giorno eravamo in cucina davanti ad un piatto di pasta io, Donato, Roberto (Fazari) e Diego Michelon insegnante del corso GPS (Lavora con un Arrangiatore) e come in tutte le cucine che si rispettino stavamo chiacchierando.

Diego oltre ad essere un bravissimo arrangiatore è anche un ottimo pianista e alla domanda di Donato "Diego cosa stai studiando?" (ormai non mi stupisco più di questa domanda, ho imparato che un musicista non smette mai di studiare), la risposta è stata "un po' di classica". A questo punto la conversazione si è spostata su di un autore che non conosco benissimo Claude Debussy compositore e pianista francese. Diego ci ha parlato un po' di questo musicista e ad un certo punto ha detto una frase che mi ha riportato alla mente il mio insegnante di Musica delle medie (stiamo parlando della preistoria). La frase era "Debussy è stato un pianista impressionista, nel suo perioda la musica non doveva dare solo sensazioni di gioia, tristezza, amore, ecc ma doveva evocare immagini".

A questo punto mi si è aperto uno di quei cassettini della memoria che tutti abbiamo e mi è tornato alla mente il prof. Ernesto Tamagni, il mio insegnante di Musica alle scuole medie oltre che titolare della cattedra di teoria e solfeggio al conservatorio di Milano.

Perché mi è venuto in mente? Semplice quando eravamo in classe spesso oltre che sentirlo suonare il pianoforte, era bravissimo, ci faceva ascoltare pezzi di musica classica e ci diceva: "Ragazze (eravamo una classe femminile), chiudete gli occhi e ditemi cosa vedete. Era bellissimo, in quei momenti c'era chi vedeva i prati, le cascate o paesaggi fantastici. Cosa c'è di strano in tutto questo? Il prof. Tamagni era un non vedente e ci chiedeva di vedere per lui, descrivendogli ciò che vedevamo.

A me questa cosa è rimasta forse anche perché avendo per anni studiato danza classica mi capita spesso quando sento un pezzo che mi piace particolarmente di chiudere gli occhi e vedere movimenti del corpo (o meglio i passi) che si adattano alla musica. Molto spesso, infatti quando dico bello mi piace e l'autore mi chiede perché io rispondo perché lo vedo!

Ho saputo da poco che il prof. Tamagni non è più tra di noi, ma io lo ricordo sempre con affetto e lo anche se non lo saprà mai gli dico: "Grazie per avermi insegnato a "vedere" la musica!"

Non stupitevi quindi, come successe ad Antonio (Cordaro) o ad Andrea (Filippone), quando mi fecero sentire dei loro pezzi ed io chiusi gli occhi e dissi che piacevano perché li vedevo.